Recensioni
21 luglio 2008
uominineri
Queste pagine, sebbene fortemente politicizzate, sono soprattutto il mio diario personale. Un diario che, sia pure a fasi alterne, va avanti da quasi tre anni. Oggi fanno mille giorni esatti, per la precisione.
Zadig, il blog, continuerà ancora a lungo ad infestare la rete con filmati, fotomontaggi, poesie, riflessioni. uominineri, invece, è il mio nuovo blog. E' uno spazio dedicato esclusivamente alla politica, una sorta di palestra in cui esercitare la ragione affondando la lama della critica tra le piaghe della nostra società, senza indugi, con la necessaria cattiveria. Un sito politicamente scorretto ed antibuonista, come sono io per carattere. Giusto inaugurarlo nel millesimo giorno di Zadig.
Ecco il post con cui ho aperto il fuoco: "Perché un nuovo blog" "Gli "uomini grigi" con i loro sigari puzzolenti si aggirano per le città, andando di casa in casa a rubare il tempo alla povera gente. Non un tempo astratto, ma il loro proprio tempo, quello che ognuno vive, istante per istante, e non gli è dato di rivivere. La metafora, parte centrale del racconto Momo di M. Ende, calza perfettamente al periodo che stiamo vivendo. Le lusinghe della pubblicità, gli ammiccamenti dei talk show e dei varietà televisivi spingono a desiderare il superfluo, per non dire l'inutile, costringendoci a lavorare di più per guadagnare di più al fine di spendere di più, sacrificando, appunto, il nostro tempo sull'altare del consumismo. Anche se bisogna riconoscere che questi comportamenti assumono aspetti quasi grotteschi in un momento di stagnazione come quello attuale. In ogni caso si fa presto a diventare uomini grigi: basta ascoltare le sirene mediatiche che cantano il pensiero unico rinunciando, al contempo, a qualsiasi tentativo di critica. Infatti l'Italia di oggi è piena di uomini grigi, pronti a servire i padroni di turno, pronti a scaricare sugli altri le propri responsabilità, pronti a trovare nel diverso da se il capro espiatorio di tutti i mali che lo affliggono. Ma va detto con chiarezza che lui, l'uomo grigio, è solo il braccio esecutore, più o meno consapevole, di un disegno più grande. I grandi architetti, che hanno ben chiari i loro obiettivi e sanno bene come strumentalizzare la povera gente, sono gli "uomini neri". Ci eravamo illusi che avessero fatto la fine del Cane Nero di vittoriniana memoria, o che avessero abiurato nella Sinagoga di Gerusalemme. Così non è. Certo, i metodi sono cambiati. Oggi è sufficiente ripetere due volte la stessa bugia in televisione per persuadere una marea di uomini grigi. L'olio di ricino non serve più. Anche se in questo clima molti si sentono autorizzati a ripetere gesti squadristi. Ne sono un triste testimonianza il pestaggio di Verona, il rogo del campo rom di Napoli, le continue manifestazioni di intolleranza e odio raziale. Gli uomini neri, comunque, condannano questi atti e dentro se la ridono. Non possono presentarsi come i loro antenati, siamo in democrazia, che diamine! Come nella canzone dei Litfiba loro sono le "ombre" degli uomini neri del passato. Ma neri restano, come i loro tetri obiettivi. Ecco perché ho sentito il bisogno di aprire questo blog. Un osservatorio sulla destra italiana, che da un personalissimo punto di vista se ne sbatte altamente (mi verrebbe da scrivere "me ne frego") del buonismo e del politicamente corretto. E' guerra!" Zadig
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